Il cestello è il nucleo centrale della macchina per il pane, quello che determina la forma finale della pagnotta.
E’ qui infatti che:
- si raccolgono tutti gli ingredienti per essere miscelati tra loro durante l’impasto
- avviene il processo di lievitazione dell’impasto
- si cuoce il pane
Tra tutti i componenti ed accessori collegati alla macchina per il pane, il cestello è il più discusso dal punto di vista del materiale con cui è realizzato.
Due infatti le possibili soluzioni proposte dai marchi produttori di macchine per il pane:
- cestello in acciaio inox
- cestello in teflon
La maggiore parte dei consumatori preferisce le macchine per il pane con il cestello in acciaio inox piuttosto che in teflon, in quanto sulla base di sempre più attenti studi scientifici risulta che:
- nel processo di produzione del teflon viene utilizzato l’acido perfluoroottanoico (PFTE) che sembra favorire lo sviluppo di alcuni tumori oltre che causare problemi alla tiroide.
- il rivestimento antiaderente in teflon, normalmente viene applicato su metalli come l’alluminio, noto per la sua tossicità ritenuta tra le cause dell’insorgere di malattie come la demenza e il morbo di Alzheimer.
Per quanto gli effetti del PTFE nella quasi totalità dei casi rilascia gli effetti negativi a temperature superiori a 250 gradi e la macchia del pane non supera i 150, c’è comunque da tenere presente che se la superficie antiaderente del cestello in teflon, per l’usura o altri motivi, viene graffiata portando in superficie l’alluminio sottostante, il pane o gli altri prodotti preparati nella macchina inevitabilmente verranno a contatto con questo metallo.
La scelta ideale, quindi, è una macchina del pane con cestello in acciaio inox tra l’altro facilmente lavabile anche in lavastoviglie senza alcun problema.
L’acciaio inox, infatti, è un materiale estremamente resistente, affidabile e assolutamente non nocivo alla salute.
Quello che sembra essere uno svantaggio ovvero il fatto di non essere antiaderente alle alte temperature in realtà non riguarda il sistema di cottura delle macchine del pane in quanto avviene a bassa temperatura dato che non supera i 150 gradi.
Di conseguenza, il problema di possibile bruciatura o di attaccatura della crosta della pagnotta alle pareti del cestello è praticamente nullo.
Proprio per questo motivo diventa superfluo ungere l’interno del cestello dopo la fase di lievitazione del pane e prima di procedere nella cottura, operazione che in molti effettuano per paura, appunto, che durante la cottura la crosta del pane si attacchi ai suoi bordi.