Solo qualche anno fa era quasi impossibile pensare di replicare tra le mura di casa un piccolo laboratorio di pasticceria con macchine ad uso domestico che fossero capaci di avere le medesime prestazioni di quelle professionali ma a costi molto più contenuti.
Oggi questa è diventata una realtà e lo strumento principe della pasticceria ovvero l’impastatrice è, nella versione casalinga, un elettrodomestico alla portata di tutti.
Una buona impastatrice deve possedere i requisiti della solidità e robustezza, caratteristiche fondamentali per riuscire a mescolare, mixare e amalgamare gli ingredienti senza correre il rischio che si rompa la leva per impastare o, addirittura, si bruci il motore per il troppo sforzo a cui è stato soggetto. Un motore da minimo 1200 Watt è il minimo indispensabile ma sarebbe opportuno affidarsi a potenze maggiori per avere una buona tranquillità sulle prestazioni della macchina.
E’ evidente che la robustezza non deve limitarsi al motore bensì anche alle parti che compongono strutturalmente l’impastatrice.
In questo caso è opportuno privilegiare impastatrici la cui struttura sia prevalentemente in acciaio evitando la plastica per natura più fragile e meno resistente alle forti sollecitazioni a cui la macchina è sottoposta durante le fasi di lavorazione.
Altro aspetto essenziale è il livello di capacità dell’impastarice. Per quanto sul mercato siano disponibili modelli che prevedano capienze variabili tra i 500 gr. e i 2 chilogrammi, se non si hanno particolari esigenze, le macchine che lavorano 1 chilogrammo di impasto sono le più richieste in quanto sono in grado di rispondere al meglio alle possibili necessità di una famiglia media di 3-4 persone.
In merito al funzionamento, le impastatrici più moderne, quelle di ultima generazione, sono le cosiddette “planetarie” definite così a causa della rotazione che avviene con un doppio movimento sequenziale effettuato dalla leva impastatrice che ricorda quello delle orbite planetarie. E’ così possibile ottenere un impasto molto più uniforme rispetto a modelli che prevedono un sistema diverso di rotazione.
Punto di forza dei migliori modelli di impastatrici sono gli accessori, che secondo la marca e il modello, sono acquistabili a parte oppure già forniti in dotazione.
Le più richieste e apprezzate sono le fruste che si attaccano nella parte inferiore della leva impastatrice e che consentono di lavorare al meglio specifici e diversi impasti.
La frusta a foglia consente di lavorare bene gli impasti morbidi (torte); quella gommata, invece, è ideale per amalgamare gli impasti delicati ed incorporare ingredienti leggeri quali la panna montata o il bianco dell’uovo; mentre la frusta a filo si utilizza per impasti semi liquidi o dalla consistenza schiumosa come ad esempio le meringhe.